venerdì 23 dicembre 2011
Si conclude il progetto Ambientiamoci. Grazie a tutt@!
Si conclude il 22 Dicembre con un'assemblea di autovalutazione dei partecipanti al progetto "Ambientiamoci", la serie di iniziative sul tema dell'ambiente promosse dall'Unione degli Studenti a Piacenza con il finanziamento del Programma Gioventù in Azione. Il progetto ha visto coinvolti numerosissimi giovani, che tra assemblee, workshop, seminari, concerti e dibattiti hanno discusso e sensibilizzato le coscienze dei propri coetanei sui numerosi sottotemi dell'ambiente.Tra i momenti più rilevanti ricordiamo i numerosi banchetti informativi che si sono tenuti durante le iniziative pubbliche svoltesi a Piacenza a partire dall'inizio del progetto, le assemblee e i seminari nelle scuole Cassinari e Colombini sule energie rinnovabili e la raccolta differenziata nelle scuole.
Ringraziamo tutte le studentesse e gli studenti che hanno preso parte con convinzione e spirito a questo progetto e che si sono mossi per una sua buona riuscita!
Grazie a tutt@!
mercoledì 23 novembre 2011
Obessu: Healthy, safe and sustainable schools.
Nell'ambito del progetto ambientiamoci abbiamo avuto l'occasione di studiare delle pubblicazioni dell'OBESSU (Organizing Bureau of European School Students Union), l'organizzazione che mette insieme tutte le associazioni studentesche nazionali europee, del quale l'Unione degli Studenti fa parte.
Troviamo gli spunti contenuti nel libretto molto interessanti. La pubblicazione è in inglese ed è leggibile qui.
Invitiamo tutt@ a leggere la pubblicazione e farne tesoro, come abbiamo potuto fare noi.
Crediamo che sia necessario parlare di scuole sostenibili nell'era delle tecnologie, tenendo ben conto degli obiettivi che Europa 2020 si pone.
Troviamo gli spunti contenuti nel libretto molto interessanti. La pubblicazione è in inglese ed è leggibile qui.
Invitiamo tutt@ a leggere la pubblicazione e farne tesoro, come abbiamo potuto fare noi.
Crediamo che sia necessario parlare di scuole sostenibili nell'era delle tecnologie, tenendo ben conto degli obiettivi che Europa 2020 si pone.
lunedì 24 ottobre 2011
Fermiamo il Carbone! Manifestazione nazionale a Adria (RO)
martedì 11 ottobre 2011
Ordine del giorno per la raccolta differenziata
All'attenzione dei
Consigli di classe
All'attenzione
del Collegio dei Docenti
All'attenzione
del Consiglio d'Istituto
ODG: Raccolta differenziata in
classe
La raccolta differenziata dei
rifiuti è un sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che prevede, per
ogni tipologia di rifiuto, una prima selezione da parte dei cittadini e si
diversifica dalla raccolta indifferenziata, prevalente sino a pochi anni fa.
Più precisamente a partire dal 1988, con la legge 475 la raccolta differenziata
dei rifiuti solidi urbani diventa esplicitamente obbligatoria per i comuni, con
l'istituzione di una serie di consorzi obbligatori per il riciclo. Se sulla
carta però la situazione sembra promettente la realtà è molto diversa.
Nel nostro comune è attivo un
servizio di raccolta differenziata domiciliare. La raccolta differenziata
domiciliare è un tipo di raccolta rifiuti che va incontro alle esigenze del
cittadino e del territorio, permettendo di gestire i rifiuti in maniera più
efficiente e moderna. Certamente però perché il servizio raggiunga livelli
ottimali c'è bisogno della collaborazione di tutti, specialmente di quella di
una comunità educativa come quella scolastica. La costruzione
dell'ecosostenibilità inizia infatti a scuola, a partire dalla formazione di
cittadini consapevoli delle proprie responsabilità ambientali.
Crediamo pertanto che sia
fondamentale che gli Istituti scolastici si facciano primi promotori di una
vera cultura ambientale a partire dall'istituzione e il monitoraggio della
raccoltà differenziata nelle classi e nei plessi tutti. Diffondere la cultura
ambientale significa promuovere azioni per sviluppare la conoscenza
dell’ambiente e stimolare un processo di crescita collettiva al fine di
promuovere uno sviluppo sostenibile, capace di “rispondere alle necessità del
presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare
le proprie” (“Rapporto Brundtland” della Commissione Mondiale per l’Ambiente e
lo Sviluppo – 1987).
Gli studenti propongo perciò di
inserire nel Piano dell'Offerta Formativa del
(istituto)................................................................. una
commissione di monitoraggio della raccolta differenziata, rappresentativa e
degli studenti, che dei docenti e del personale A.T.A. E la calendarizzazione
di una serie di iniziative informative , da svolgersi in orari curriculari, che
trattino la questione ambientale sotto tutti i suoi diversi aspetti.
(città)................, (data)__/__/____
(scuola)...........................................
Ordine del Giorno per la revisione della tariffa acqua
Prof./Prof.ssa ………….. …………….
Istituto
…………..
e p.c.
alla cortese attenzione
del/della
Dott./Dott.ssa ……………………..
Direttore dei Servizi Generali
Amministrativi
Istituto
…………..
OGGETTO: Richiesta di integrazione dell’Ordine del Giorno per revisione tariffa acqua a seguito del risultato referendario del 12-13 giugno 2011.
VISTA la sentenza di ammissione dei referendum abrogativi, poi svoltisi il 12-13 Giugno, n. 26/2011 emessa dalla Corte Costituzionale “La normativa residua è immediatamente applicabile» poiché «la nozione di tariffa come corrispettivo - è determinata in modo tale da assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio secondo il principio del recupero dei costi e secondo il principio chi inquina paga”.
TENUTO CONTO del risultato delle consultazioni referendarie tenutesi in data 12-13 Giugno c.a. che hanno visto esprimere il voto favorevole di 26.130.656 milioni di cittadini e cittadine all’abrogazione della parte del comma 1 dell’art. 154 del D.Lgs. 152/2006 (c.d. “Norme in materia Ambientale”) che prevedeva la “quota di remunerazione del capitale investito”.
VISTO il D.P.R. del 20 luglio 2011, sancisce chiaramente che “l'abrogazione (...) ha effetto a decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana” e che “é fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare”.
VISTA la non facile situazione economica in cui versa l’Istituto/Università “……………..” derivante dai continui tagli apportati alle risorse destinate alla/al Pubblica Istruzione/Fondo di Finanziamento Ordinario e le sempre maggiori difficoltà nel reperire economie utili al sostentamento di importanti capitoli di spesa.
SI FORMULA ISTANZA
Il tutto solo e soltanto nel rispetto delle vigenti disposizioni di legge.
In attesa di un positivo riscontro, l’occasione è gradita per porgere Cordiali Saluti.
“………..……”, lì
Il Rappresentante degli Studenti
venerdì 26 agosto 2011
AcquaMat nelle scuole e nelle università
AcquaMat nelle
Scuole e nelle Università
Che cos'è un bene comune?
Può essere definito bene comune quel bene o
servizio gestito in ottica di efficienza equità ed economicità, magari da un
ente di diritto pubblico condito da una buona dose di partecipazione
democratica delle comunità?
Senza dubbio tutti questi fattori sono fondamentali per
la nostra azione politica vertenziale, senza questi obiettivi non vi sarebbe
sviluppo della personalità collettiva di un gruppo, che giustamente vede in
queste istanze una forte attrattiva di mobilitazione e un'espressione della
volontà popolare, che su questi temi si è espresso positivamente in maggioranza
assoluta.
giovedì 16 giugno 2011
Abbiamo vinto, e non provate a fregarci
venerdì 10 giugno 2011
Buone pratiche per la sostenibilità ambientale
Buone pratiche per la sostenibilità ambientale
Diffondere la cultura ambientale
significa promuovere azioni per sviluppare la conoscenza dell’ambiente basata
su dati tecnico-scientifici e la consapevolezza delle risorse naturali e della
conseguente necessità di tutelarle, stimolando un processo di crescita
collettiva al fine di promuovere uno sviluppo sostenibile, capace di
“rispondere alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle
generazioni future di soddisfare le proprie”
(“Rapporto
Brundtland” della Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo – 1987).
A
20 anni da questa considerazione sul concetto di Sviluppo Sostenibile, si sono
evolute e concretizzate differenti pratiche, azioni e pianificazioni volte alla
diffusione della consapevolezza di agire pensando a cosa e a chi ci sta intorno
e seguirà i nostri passi. Sono azioni che coinvolgono differenti componenti
della società che devono confrontarsi tra loro secondo un principio
d'integrazione e mutualismo. Il passaggio di saperi e il processo di
responsabilizzazione delle nuove generazioni all'uso sostenibile delle risorse
e del pianeta in genere, prevede una fase fondamentale basata sull'educazione
alla sostenibilità.
martedì 10 maggio 2011
Un appello per cambiare verso il Referendum
Quaranta esponenti di associazioni, sindacati, media e movimenti, lanciano oggi l’appello “Per cambiare”. Gli obiettivi: fermare le manovre del governo che vuole cancellare i referendum; cancellare il nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il “legittimo impedimento”; mettere l’Italia sulla via di uno sviluppo più sostenibile e di una democrazia più partecipata; raggiungere il quorum e la vittoria dei SI ai referendum del 12 e 13 giugno 2011.
domenica 1 maggio 2011
12 e 13 Giugno Referendum su Acqua e Nucleare
Il 12 e 13 Giugno si gioca una partita fondamentale per l’Italia. Ripubblicizzare l’acqua pubblica e rifiutare il modello del nucleare che questo Governo ci vuole imporre.
Il ruolo che le studentesse e gli studenti giocano nelle scuole è altrettanto fondamentale per sensibilizzare le proprie famiglie a votare quel giorno e soprattutto creare una cultura che come suo principio primo abbia la difesa dei beni comuni. L’acqua è un bene necessario per gli uomini e deve essere accessibile a tutti, deve essere di tutti.
Il ruolo che le studentesse e gli studenti giocano nelle scuole è altrettanto fondamentale per sensibilizzare le proprie famiglie a votare quel giorno e soprattutto creare una cultura che come suo principio primo abbia la difesa dei beni comuni. L’acqua è un bene necessario per gli uomini e deve essere accessibile a tutti, deve essere di tutti.
lunedì 18 aprile 2011
Acqua Bene Comune - verso il Refendum
L’acqua è un bene sempre più scarso sulla superficie terrestre, ma fondamentale per la vita dell’umanità e di tutto l’ecosistema: per questo l’accesso all’acqua è un diritto garantito dai servizi idrici municipali.Come ogni servizio, anche la gestione dell’acqua è un piatto ghiotto per i privati che vogliono espandere le loro sfere di guadagno.Con i General Agreement on Trade in Services a livello globale e la Direttiva Bolkestein a livello europeo è stato dato l’imput per la mercificazione dei servizi trasformando i diritti in attività economiche e il cittadino in utente e consumatore.
Dal 2006 agisce il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua per fermare i vari tentativi di privatizzare i servizi idrici, fino ad elaborare una Legge di Iniziativa Popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua.
Nonostante queste battaglia, il governo Berlusconi sta proseguendo nella volontà di mercificazione dei diritti: accesso all’acqua, ai saperi, alla salute sono tutte vittime di uno stesso progetto, della medesima tendenza a rendere questi beni scarsi e mercificabili. Con il Decreto Ronchi è arrivato l’ultimo tassello di questo progetto, con l’obbligo per le istituzioni di vendere ai privati entro il 2011 le parti di pacchetti azionari delle aziende municipali per l’acqua in loro possesso.
Per la ripubblicizzazione completa del’acqua, senza lasciar spazio ai privati, sono stati depositati tre quesiti referendari sul tema.
Come si legge dal sito per l’acqua pubblica: “Dal punto di vista normativo, il combinato disposto dei tre quesiti sopra descritti, comporterebbe, per l’affidamento del servizio idrico integrato, la possibilità del ricorso al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso ad enti di diritto pubblico (azienda speciale, azienda speciale consortile, consorzio fra i Comuni), ovvero a forme societarie che qualificherebbero il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e scevro da profitti nella sua erogazione. Verrebbero di conseguenza poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini.
E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali”
L’acqua è un diritto, non è in vendita!
www.acquabenecomune.org/raccoltafirme/
lunedì 28 febbraio 2011
Nucleare in Italia. Che significa?
È recentemente tornato agli onori della cronaca il caso del nucleare in Italia. Innanzitutto è bene informare i lettori riguardo il modo di ottenere l’energia elettrica dalle centrali nucleari, per evitare incomprensioni. L’energia nucleare si ricava bombardando delle barre di uranio con un fascio di protoni, gli atomi di uranio colpiti dai protoni si rompono, e liberano energia sotto forma di calore. Questa quantità di calore viene ceduta ad una massa d’acqua che riscaldata, evapora e mette in rotazione delle turbine che producono energia elettrica con il loro movimento. Questo tipo di energia è vantaggiosa, perché non emette gas tossici nell’atmosfera, ma purtroppo quando l’uranio non può più essere bombardato dai protoni, si dice che è esausto e deve esseresmaltito in appositi siti di stoccaggio perché radioattivo, cioè emette particelle pericolosissime per l’organismo.
In Italia un referendum ha bloccato la produzione di energia nucleare nel 1987, dopo il tristemente famoso incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, nel frattempo la tecnologia si è sviluppata, quindi le nuove centrali che si vogliono costruire dovranno essere ricostruite completamente, ma non è questo il principale problema.
sabato 19 febbraio 2011
Nasce il Collettivo Terra: per scuole ecosostenibili.
"Eccoci qui: siamo il collettivo Terra. Il nostro obiettivo? Salvare l'unico pianeta che abbiamo. Non vogliamo fermarci alla prima iniziativa - dichiara Camilo Villagran tra gli studenti del collettivo - vogliamo continuare come nel caso dell'assemblea al Gioia, a fare informazione oltre il nostro impegno nell'Unione degli Studenti"
Alla domanda "Cosa volete per le vostre scuole?" Camilo risponde che le scuole, in quando spazi del futuro, devono essere luoghi eco sostenibili, con infissi che non disperdano calore e non producano inutili sprechi di energia, ma anche riescano ad assorbire l'energia solare con pannelli sui tetti, e in cui si educhi alla raccolta differenziata.
In previsione nuove iniziative organizzate nelle scuole dai ragazzi del collettivo Terra, fondato dagli studenti dell'Unione degli Studenti su cui stanno già lavorando.
venerdì 18 febbraio 2011
I Modena City Ramblers a Piacenza per l'Ambiente, contro le Mafie.
Nell'Ambito del progetto "Ambientiamoci" promosso dall'Unione degli Studenti nel territorio di Piacenza e finanziato dal Programma Gioventù in Azione, avrà luogo in data 21 febbrario 2011 presso la Camera del Lavoro di Piacenza, in via 24 Maggio, 18 a partire dalle ore 15:00, la presentazione di Onda Libera - carovana musicale sui terreni confiscati alle mafie. Nello specifico verrà approfondito il tema delle ecomafie durante un dibattito con ospiti di numerose associazioni tra cui Arci, Libera e Cgil. A seguire della presentazione e del dibattito avrà luogo un concerto della band folk dell'Emilia Romagna, i Modena City Ramblers!
Vi aspettiamo numerosi!
martedì 15 febbraio 2011
Le tappe del nucleare in Italia
Un
po’di storia
La prima centrale nucleare in Italia è
stata messa in funzione nel 1962 a Latina. Di lì a poco altre tre centrali
atomiche sono state costruite portando l’Italia, nel 1963, ad essere la terza
nazione produttrice di energia elettrica da centralia nucleari.
Dopo il Disastro di Chernobyl del 1986
si svolse, nell’87, un Referendum composto da tre quesiti. Esso non era
propriamente per la chiusura delle centrali, ma per il restringimentodella
possibilità di costruirne di nuove. La palese volontà (80%ca.) dell’elettorato
a arginare il nucleare portò i governanti dell’epoca a chiudere nell’arco di
quattro anni tutte le centrali esistenti e convertire quelle in costruzione
alla produzione da combustibili fossili.
Il 9 Aprile 2010 l'Italia dei Valore propone un referendum sul nucleare in seguito alla legge sviluppo. Comincia così il percorso verso il referendum, calendarizzato per Giugno 2011. Vediamo cosa diceva la Legge Sviluppo.
giovedì 10 febbraio 2011
Parte AMBIENTIAMOCI!
Parte tra gli studenti e la cittadinanza piacentina il progetto "Ambientiamoci" promosso dall'Unione degli Studenti finanziato dal Programma Gioventù in Azione. Il progetto punta a sensibilizzare e informare le coscienze giovanili partendo dalle scuole per rinnovare la sensibilità della città sull'ambiente. I temi specifici che verranno trattati attraverso inchieste, workshop, assemblee tematiche e iniziative ricreative e culturali spaziano dalla sostenibilità della produzione energetica nucleare, alle ecomafie sino alla progettazione di scuole eco-sostenibili coinvolgendo gli studenti tutti. La prima iniziativa avverrà presso il Liceo Classico Gioia, il 16 febbraio con un seminario in cui si discuterà scuole sostenibili, sono in calendarizzazione anche in altre scuole seminari tematici su sprechi energetici e energie rinnovabili.
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